Suicidio e comportamento autolesivo nell'adolescenza

Tentativi di suicidio: sono un fenomeno complesso che è il risultato dall’interazione di fattori filosofici, antropologici, psicologici, biologici, sociali e culturali. Questi tentativi sono spesso accompagnati da immense sofferenze e angoscia individuali, che portano all’angoscia familiare.

Adolescenza e suicidio

Durante l’adolescenza, le persone affrontano numerosi compiti e sfide di sviluppo. Questi includono cambiamenti nelle relazioni con se stessi e nelle relazioni con gli altri. Alcune di queste sfide possono essere: cambiamenti delle relazioni emotive, difficoltà con l’intimità e l’esperienza di dolore durante l’infanzia e l’idealizzazione delle figure genitoriali. Allo stesso tempo, si sforzano di sviluppare autonomia emotiva e comportamentale, auto-differenziazione e un senso di appartenenza. Navigano nella costruzione delle identità sessuali e sociali.

Questi compiti evolutivi sono correlati con la formazione dell’identità, che rappresenta l’autorappresentazione di un individuo, comprende, valori, credenze e obiettivi. L’identificazione e il senso di appartenenza a vari gruppi come la famiglia, contribuiscono a un solido senso di identità. La fase di moratoria psicosociale, caratterizzata dall’esplorazione e dall’impegno, gioca un ruolo fondamentale in questo processo. Tuttavia, la confusione o la diffusione dell’identità può derivare da relazioni genitori-adolescenti lontane mancanza di appartenenza o mancanza di fiducia in se stessi e negli altri.

Comprendere l’interdipendenza dei sistemi è essenziale, come evidenziato dal modello ecologico di Bronfenbrenner, 1994. Il completamento con successo dei compiti di sviluppo, compresa l’auto-differenziazione e la costruzione dell’identità, si basa sulla qualità e sulle interazioni tra questi diversi sistemi, come i cicli di vita familiare e le traiettorie di sviluppo adattivo.

Adolescenza patologica

L’adolescenza patologica sono quei comportamenti che portano allo sviluppo di una psicopatologia durante l’adolescenza. Il comportamento autolesionistico è spesso associato all’adolescenza patologica e può fungere da segnale di disagio psicologico. L’epidemiologia dei comportamenti autolesionistici rivela un’incidenza tra i 10 ei 25 anni, con una prevalenza maggiore tra le ragazze. Inoltre, c’è un aumento significativo di questi comportamenti, in particolare all’interno dei campioni della comunità.

Il comportamento autolesionistico include atti deliberati e non suicidari avvenuti almeno cinque giorni nell’anno precedente. Sono atti intenzionali che causano danno, con o senza intento suicidario, senza conseguenze fatali e che coinvolgono diversi metodi.

Vari fattori contribuiscono a comportamenti autolesivi

  • genetici
  • biologici
  • psicologici
  • sociali
  • culturali

È fondamentale un’analisi degli aspetti individuali, familiari e sociali per comprendere appieno l’eziologia del comportamento autolesionistico. L’autolesionismo spesso funge da metacomunicazione, indicando problemi di fondo.

Suicidio e comportamento autolesionistico

La ricerca indica che gli adolescenti con comportamento autolesionistico hanno un rischio più elevato di suicidio e ideazione suicidaria. La maggior parte degli adolescenti che hanno tentato il suicidio si impegnano anche in comportamenti autolesivi, suggerendo una forte associazione tra i due. La gravità dei comportamenti autolesivi e la diversità dei metodi impiegati possono essere predittori di tentativi di suicidio.

Social

Le piattaforme online svolgono un ruolo significativo nei comportamenti autolesivi tra alcuni adolescenti, la maggior parte degli adolescenti utilizza siti Web correlati a tali comportamenti.

Sono utilizzati per condividere esperienze, ridurre la solitudine, evitare lo stigma e sviluppare un’identità come individuo autodistruttivo.

Dinamiche familiari

Le dinamiche familiari possono agire sia come fattori protettivi che di rischio. Attaccamenti insicuri, genitori incoerenti, conflitti genitoriali, critiche e tensione costante possono ostacolare lo sviluppo di un forte senso di appartenenza e identità, portando potenzialmente a comportamenti autolesivi e confusione di identità.

Gli interventi dovrebbero includere un focus misto sulla terapia individuale e familiare. Gli studi hanno convalidato l’importanza della coesione familiare e della flessibilità tra gli adolescenti.

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