TIC

La sindrome di Tourette è caratterizzata da tic motori e verbali. L’insorgenza dei sintomi è tra i 2 e i 21 anni e è caratterizzata da sintomi motori (>maschi). Generalmente regredisce all’età di 25 anni quando si raggiunge lo sviluppo celebrale completo. È quindi considerata una malattia del neuro-sviluppo: durante le fasi di maturazione del sistema nervoso. L’1% della popolazione soffre di questa sindrome, la quale interferisce sulla vita quotidiana ma anche sui rapporti socio-familiari.

Sintomi Tourette

  • movimenti: toccarsi, leccarsi, sputare, saltare, annusare, accovacciarsi, anomalie dell’andatura e toccarsi forzatamente
  • Tic
  • In alcuni: gesti inappropriati, ecolalia (imitazione di suoni di altri), imitazione di azioni, ripetizione dell’ultima parola, frase o sillaba detta dal paziente
  • Comportamenti sociali inappropriati e comportamento disinibito

Classificazione Tourette

  1. Tourette semplice (TS SEMPLICE): tic vocali e motori semplici, per una durata maggiore di un anno e con insorgenza prima dei 18 anni
  2. Tourette full Blown: TS semplice+  tic complessi
  3. TS-PLUS: TS-full Blown+ con la comorbidità del ADHD (disturbo di iperattività e attenzione), disturbo ossessivo compulsivo (DOC) o altri disturbi comportamentali

A livello celebrale

Circuiti fronto-sottocorticali che si occupano della programmazione, strutturazione dei movimenti, ricezione e interpretazione degli input sensoriali, elaborazione degli input e output motori.

Cause

  • Genetiche (genitori)
  • Malfunzionamento dei gangli della base e del sistema extrapiramidale del cervello che si occupano dei movimenti involontari ed automatici
  • Immunologico/infettivi: essendo il sistema nervoso in via di sviluppo non riesce a mettere in atto in meccanismi di controllo opportuni. Gli agenti infettanti di solito sono lo streptococco betoemolitico tipo A, che provoca infezioni all’orecchio e tonsillite.

Il trattamento

  • Psicologico (terapia cognitivo comportamentale, tecniche di autocontrollo, tecniche di rilassamento, cambiamento delle abitudini)
    • Terapia cognitivo-comportamentale: permette un maggior controllo sugli aspetti fisici e psicologici e aiuta a gestire problematica come bassa autostima o difficoltà relazionali. Tecniche:
      • Habit reversal: consapevolezza dei segnali premonitori, dell’atto e delle sue conseguenze. Riconoscendo gli stati d’animo che precedono il tic, sono in grado di sostituirlo con un comportamento alternativo.
      • Esposizione e prevenzione della risposta (ERP): esposizione a ciò che di solito gli provoca il tic, in modo da sviluppare strategie di trattenimento e sviluppare resistenza all’evento stressante.
  • Farmacologica (psicofarmaci, agonisti dei recettori alfa2-adrenergici, miorilassanti, antidepressivi agenti sulla serotonina e ansiolitici poco attivi)

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