Perché vado in panico? Il panico si attiva quando ci sentiamo in pericolo e in particolare in pericolo di vita. A questo punto si attiva in noi un meccanismo di allarme che ci fa: accelerare il battito cardiaco, il respiro si fa più veloce e altre sensazioni fisiche che vedremo nello specifico.
Fino a questo momento si parla però di ansia: percepisco una minaccia e si attiva la risposta di attacco o fuga. L’attacco di panico invece si attiva quando le nostre sensazioni corporee di ansia ci portano a pensieri catastrofici fino alla paura di morire.
Pericolo: il segnale di pericolo che innesca l’ansia può essere reale o anche un pensiero, o una situazione per cui ci aspettiamo che quel pericolo si manifesti. Quindi il pericolo può anche essere irreale.
Perché vado in panico? basi neuropsicologiche
L’attacco di panico è causato da un’alterazione del centro dell’allarme ovvero il locus coeruleus. Questo centro è attivato di solito solo quando vi è un pericolo reale e ci permette di attaccare o fuggire da una minaccia. Giustamente è così che sopravvivevamo quando eravamo primati ed è così che il nostro organismo si è poi continuato a adattare ai pericoli che sono molto diversi da una trighe o un orso, ma che pur sempre minacciano la nostra integrità.
Da cosa deriva questa alterazione? Disregolazione congenita, disregolazione acquisita con sostanze psicostimolanti o con eventi stressanti.
Perché vado in panico: sintomi
- Aumento pressione
- Tachicardia
- Dolore toracico
- Aumento respirazione
- Sensazione di morte imminente
- Sensazione di perdita del controllo
- Sensazione di svenimento
- Sensazione di impazzire
- Senso di soffocamento
- Vertigini
- Nausea, mal di stomaco e diarrea
- Estraneamente dalla realtà circostante
- Vampate di calore o brividi
- Intorpidimento o sensazione di formicolio
- Tremore
- Sudorazione
Un punto chiave è che i soggetti che ne soffrono si sentono perennemente in allerta.
L’attacco di panico può manifestarsi anche per paura di avere un attacco di panico e quindi tendono a evitare situazione che potrebbero scatenare attacchi di panico.
Durata
La durata di un attacco di panico è circa di 10 minuti e poi scompare del tutto. Rimane però la paura di avere un altro attacco di panico.
Innescamento attacco di panico
Una delle cose che porta la persona ad innescare un attacco di panico è l’interpretazione errata dei propri sintomi corporeo. La persona che sta sperimenta i segni somatici tipici dell’ansia li interpreterà in questo modo: ho una grave patologia cardiaca, polmonare o cerebrale, sto per morire.
Questi pazienti si rivolgono spesso al medico e hanno paura della possibile sottovalutazione dei loro sintomi.
Ansia e attacchi di panico
L’ansia è uno passo prima degli attacchi di panico. L’ansia si attiva per una minaccia reale e potenziale. Si manifesta attraverso sintomi somatici come tachicardia e molti altri che potere leggere nell’articolo sull’ansia.
L’attacco di panico si manifesta dall’interpretazione errata di questi sintomi somatici. Infatti, la tachicardia è interpretata come un attacco cardiaco che potrebbe farmi morire e questo mi mette ansia che poi mi fa attivare ancora i sintomi somatici. Come avrete intuito è un circolo senza fine, che però sparisce dopo 10 minuti di completo disagio.
Diagnosi
Attacchi di panico e paura di avere attacchi di panico per almeno un mese
Come curare un attacco di panico
L’attacco di panico è il segnale di un bisogno interiore che non viene soddisfatto e per questo ti chiede di effettuare un cambiamento nelle tue abitudini. È importante rivolgersi ad un psicoterapeuta per capire qual è l’origine di questo malessere e per riuscire a stare meglio.
Sicuramente delle pratiche che si possono mettere in atto al di fuori della stanza dello psicologo sono: diminuzione dell’uso di caffeina o tabacco e tecniche di spostamento dell’attenzione.
Psicoterapia
- Terapia espositiva: analisi dei segnali che scatenano l’attacco di panico e in seguito esposizione graduale e ripetuta ad essi. Questo permette di diminuire l’impatto di questi segnali sul paziente e a prendere confidenza con essi interpretandoli come non dannosi per la sua salute. Questo lo si può fare attraverso tecniche di rilassamento
- Terapia cognitivo comportamentale
Bibliografia
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Monticelli, F. (2020) All’origine del panico, State of Mind. Available at: https://www.stateofmind.it/2020/02/attacchi-panico-origine/ (Accessed: 31 August 2023).