disturbo reattivo dell'attaccamento

Il disturbo reattivo dell’attaccamento è un disturbo diagnosticato a bambini che hanno subito particolari forma di negligenza delle cure o dell’accudimento. Il disturbo reattivo dell’attaccamento è descritto sia nel manuale diagnostico DSM-5 sia nel DC 0-5, ovvero il manuale diagnostico per bambini fino ai 5 anni di età.

Le forme di violenza su minori comprendono tutti quei comportamenti di abuso sessuale, maltrattamento fisico/psicologico, incuria, ipercuria, discuria e violenza assistita. Queste forme di comportamento portano un danno reale o potenziale alla salute, alla sopravvivenza, allo sviluppo e alla dignità del bambino.

Sintomi di bambini maltrattati

I bambini che hanno subito violenze o maltrattamenti di vario genere possono accusare diversi sintomi. Tra questi i più frequenti sono: conseguenze negative sui modelli operativi interni (MOI), disturbi esternalizzanti e internalizzanti e stress cronico sulla salute fisica.

Disturbo reattivo dell’attaccamento secondo il DSM-5

Secondo il DSM-5 il disturbo reattivo dell’attaccamento viene diagnosticato a bambini di età inferiore a 5 anni e superiore a 9 mesi che aderiscono ai seguenti criteri diagnostici:

  1. Un pattern costante di comportamento inibito, emotivamente ritirato nei confronti del caregiver adulto che si manifesta con entrambi i seguenti criteri:
    1. Il bambino cerca raramente il conforto del caregiver nei momenti di disagio
    2. Il bambino risponde raramente o minimamente al conforto del caregiver nei momenti di disagio
  2. Persistenti difficoltà sociali ed emotive esplicitate da almeno due dei seguenti criteri
    1. Minima responsività sociale ed emotiva agli altri
    2. Emozioni positive ridotte
    3. Episodi di irritabilità ingiustificata, tristezza e timore che si mostrano evidenti anche durante interazioni non pericolose con caregiver adulti
  3. Il bambino ha vissuto un pattern estremo di cure insufficienti come dimostrato da almeno uno dei seguenti criteri:
    1. Trascuratezza o deprivazione sociale nella forma di una persistente mancanza di soddisfazione dei fondamentali desideri e bisogni emotivi di conforto, stimolazione dell’affetto da parte del caregiver
    2. Ripetuti cambiamenti di caregiver primari, che non hanno permesso di creare attaccamenti stabili
    3. Crescita in contesti insoliti, che hanno limitato gravemente la possibilità di sviluppare attaccamenti selettivi (es. istituti)
  4. Si presume che l’accudimenti descritto nel criterio C sia il responsabile del comportamento del criterio A
  5. Non deve soddisfare i criteri per la diagnosi di autismo
  6. Difficoltà manifestate prima dei 5 anni
  7. Il bambino deve avere un’età evolutiva di almeno 9 mesi

Nella diagnosi è importante anche specificare la gravità del disturbo e se esso è presente da più di 12 mesi.

Disturbo reattivo dell’attaccamento secondo il DC 0-5

Il disturbo reattivo dell’attaccamento è diagnosticato ai bambini con età che va da 0 a 5 anni per i bambini che presentano i seguenti sintomi:

  1. Mancanza di attaccamento a un qualsiasi caregiver adulto che si manifesta come:
    1. Ritiro emotivo e comportamento inibito
      • Interesse assente per le interazioni
      • Assente o ridotta ricerca di supporto
      • Risposta assente o ridotta se viene offerto supporto
      • Assente o ridotta reciprocità con gli adulti
    2. Difficoltà nella regolazione delle emozioni caratterizzata da assenza o ridotta affettività positiva
  2. La mancanza di attaccamento è dovuta al fatto che il bambino ha sperimentato cure insufficienti o cambiamenti ripetuti di caregiver
  3. Non vengono soddisfatti i criteri diagnostici per l’autismo e il disturbo dello spettro autistico precoce atipico
  4. Il disturbo, o l’adattamento dei caregiver ai sintomi, compromettono in maniera significativa il funzionamento del bambino e della famigli in uno dei seguenti modi:
    1. Causano disagio al bambino
    2. Interferiscono con le relazioni del bambino
    3. Limitano la partecipazione e lo sviluppo del bambino
    4. Limitano la partecipazione della famiglia alle attività
    5. Limitano le capacità del bambino di imparare e sviluppare nuove abilità

Somiglianze e differenze con altri disturbi

Il disturbo reattivo dell’attaccamento può presentare alcune somigliante con l’autismo e la disabilità intellettiva, per questo motivo è utile conoscere quali sono le caratteristiche simili di questo tipo di disturbi e quali sono invece le differenze che ci permettono di fare una diagnosi differenziale dei tre disturbi.

Disturbo reattivo dell’attaccamento e autismo

Il disturbo reattivo dell’attaccamento può presentare un profilo simile a quello dell’autismo nei seguenti modi: lievi espressioni di emozioni positive, ritardi cognitivi, linguistici e compromissione della reciprocità sociale e comportamenti come dondolare e oscillare. Per distinguerli possiamo osservare se vi sono storie di trascuratezza, tipiche del disturbo reattivo e non dell’autismo; se ci sono comportamenti ripetitivi o stereotipati, tipici dell’autismo ma non del disturbo reattivo; e infine se il livello linguistico è in linea con il loro funzionamento cognitivo, tipicamente i bambini autistici tardano nello sviluppo del linguaggio.

Disturbo reattivo dell’attaccamento e disabilità intellettiva

Entrambi i disturbi possono presentare un ritardo intellettivo. Tuttavia, ciò che li differenzia è l’attaccamento. I bambini con disturbo intellettivo hanno delle abilità di attaccamento adeguate allo sviluppo affettivo, alla regolazione delle emozioni e alla selettività dell’attaccamento, ciò che invece non possiedono i bambini con disturbo reattivo dell’attaccamento.

Conclusioni

Il disturbo reattivo dell’attaccamento è diagnosticato in bambini molto piccoli che hanno subito forme di carenza di cure e che presentano poca responsività o ricerca nei confronti dei caregiver. Questa poca interattività con i caregiver è probabilmente dovuta al fatto che il bambino non avendo ricevuto cure adeguate, non si aspetta di essere confortato dal caregiver, o comunque non ha un caregiver a cui fare rifornimento. Questo comporta gravi implicazione nella vita di questo bambino che manifesterà il disagio attraverso disturbi psicologici o della salute fisica.

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