La disforia di genere è il disagio che una persona può provare a causa della mancata corrispondenza tra il proprio sesso biologico e la propria identità di genere. Fino a circa 20 anni fa, i fenomeni transgender erano considerati patologici. I termini “transessuale” (OMS, 1992) e “disturbo dell’identità di genere” (APA, 2000) erano utilizzati per descrivere gli individui che si trovavano in difficoltà perché non si identificavano con il genere assegnato loro alla nascita.
Differenze tra non conformità di genere e disforia di genere
È essenziale distinguere tra la non conformità di genere e la disforia di genere. La non conformità di genere si riferisce alla deviazione dalle norme culturali associate a un determinato genere, mentre la disforia di genere è caratterizzata dal disagio o dal malessere derivante dalla discrepanza tra l’identità di genere e il sesso assegnato alla nascita.
Diagnosi e valutazione
La diagnosi e la valutazione delle persone con identità di genere non conforme o disforia di genere richiedono un approccio personalizzato. Gli operatori sanitari possono utilizzare strumenti come giochi, libri e materiali di disegno per raccogliere informazioni e valutare il comportamento dell’individuo. È fondamentale coinvolgere anche le famiglie nel processo valutativo, poiché la diversità di genere può influenzare le dinamiche familiari e richiedere un sostegno adeguato.
Trattamento personalizzato
La gestione della disforia di genere varia a seconda delle esigenze individuali. Alcune persone integrano i loro sentimenti transgender nel ruolo di genere assegnato alla nascita e non sentono la necessità di modificare il loro corpo. Per queste persone, i cambiamenti nel ruolo e nell’espressione di genere possono essere sufficienti per alleviare la disforia. Altre persone possono optare per il trattamento ormonale, il cambio di ruolo di genere o interventi chirurgici specifici. È importante offrire un supporto personalizzato e rispettare le scelte individuali.
La gestione clinica dell’identità di genere non conforme (NCG) e della disforia di genere (DG) nell’infanzia e nell’adolescenza richiede un approccio personalizzato e comprensivo. Mentre la non conformità di genere può essere una parte normale dello sviluppo, la DG comporta un disagio significativo associato alla discrepanza tra l’identità di genere e il sesso assegnato alla nascita. Questo testo esplorerà vari aspetti della gestione clinica di questi fenomeni, tenendo conto dei tassi di persistenza, dei fattori associati, dell’epidemiologia e delle condizioni psichiatriche coesistenti.
Tassi di persistenza e periodo critico
I tassi di persistenza della DG nell’infanzia possono variare dal 2% al 39%. Il periodo compreso tra i 10 e i 13 anni è considerato critico per quanto riguarda la persistenza o l’intensificazione della DG o la sua negligenza. Prima della pubertà, l’identità di genere è più malleabile rispetto all’adolescenza o all’età adulta.
Fattori associati alla persistenza della DG post-puberale
L’intensità della DG nell’infanzia e la quantità di comportamenti cross-gender riportati dai genitori sono fattori associati alla persistenza della DG nell’età adulta. È importante considerare questi fattori durante la valutazione e la gestione clinica.
Epidemiologia
La prevalenza dell’identità trans nell’infanzia e nell’adolescenza varia tra lo 0,17% e l’1,3%. Nell’infanzia, si osservano tassi più elevati nei bambini maschi, mentre nell’adolescenza si verifica un’inversione con una maggiore prevalenza nelle femmine adolescenti. È stato descritto anche il fenomeno della “disforia di genere ad insorgenza rapida”, in cui gli adolescenti sviluppano improvvisamente o rapidamente la DG senza una storia di non conformità di genere durante l’infanzia.
Rischi e sfide nella gestione clinica
La DG e la NCG sono associate ad aumentati rischi sociali e psicologici. Questi includono scarso rapporto con i genitori, rifiuto della famiglia, isolamento sociale, vittimizzazione, problemi di autostima, problemi scolastici, sintomi depressivi o ansiosi, comportamento autolesivo, ideazione suicidaria e rischio di senzatetto e sfruttamento sessuale.
Co-esistenza di condizioni psichiatriche: È importante riconoscere la co-esistenza di condizioni come il disturbo dello spettro autistico (ASD) con la DG/NCG. Gli studi mostrano una sovra-rappresentazione di sintomi ASD tra gli individui transgender. Una diagnosi accurata di entrambe le condizioni e la collaborazione tra specialisti di entrambi i settori sono cruciali per la gestione appropriata.
Approccio clinico e gestione
L’approccio alla gestione clinica della NCG e della DG nell’infanzia e nell’adolescenza può includere diverse strategie. È fondamentale evitare terapie riparative e adottare un approccio trans-affermativo che promuova un’identità di genere positiva. La vigilanza attenta è necessaria per valutare i potenziali rischi sociali e bilanciarli con l’accettazione e la possibilità di non persistenza. La costruzione di un team multidisciplinare specializzato, composto da uno psichiatra infantile e adolescenziale, uno psicologo clinico, un endocrinologo pediatrico e un assistente sociale, è raccomandata per garantire una gestione completa e personalizzata.
Supporto familiare
Il coinvolgimento della famiglia è cruciale nella gestione clinica. È importante cercare aiuto e supporto per affrontare le sfide terapeutiche e fornire un ambiente favorevole all’esplorazione di genere e alla prevenzione del disagio psicologico. Utilizzare i pronomi preferiti dalla persona, aiutarla nell’esplorazione di un nome con cui identificarsi e comprendere la fluidità dell’identità di genere durante l’infanzia e l’adolescenza sono modi significativi per sostenere il processo.
La gestione clinica della NCG e della DG nell’infanzia e nell’adolescenza richiede un approccio individualizzato, multidisciplinare e trans-affermativo. La comprensione dei tassi di persistenza, dei fattori associati, dell’epidemiologia e delle condizioni psichiatriche coesistenti è fondamentale per una valutazione e una gestione appropriate. Il sostegno familiare e un ambiente accogliente sono fattori chiave per il benessere e lo sviluppo positivo dei giovani non conformi al genere.