Risposte per chi vuole iniziare un percorso di psicoterapia

Chi sente di voler iniziare un percorso psicologico spesso si pone delle domande. Noi abbiamo voluto dare delle risposte a chi vuole iniziare un percorso di psicoterapia in modo che si senta più tranquillo nell’iniziare le sedute dallo psicoterapeuta.

A chi devo rivolgermi se soffro d’ansia?

Per prima cosa bisogna capire di che tipo di asia si tratta, alcuni tipologie possono essere: attacchi di panico, fobie, ansia generalizzata e pensieri o comportamenti ossessivi. Ogni tipo di ansia in base alla sua severità può compromettere parzialmente o completamente la vita della persona.

La psicoterapia può aiutare a comprenderne le cause e i meccanismi psicologici alla base. Se la sintomatologia risulta grave un paziente può anche essere indirizzato verso un intervento psicoterapeutico integrato ad un intervento farmacologico predisposto da uno specialista.

A chi devo rivolgermi se soffro di depressione?

La depressione può essere intesa come sindrome, ovvero un insieme di sintomi. Tali sintomi comprendono ad esempio umore depresso, senso di vuoto, bassa autostima e altri.

La depressione può essere più o meno grave e a seconda del livello può richiedere interventi differenti. La depressione va affrontata con uno psicoterapeuta che ne valuterà la gravità e che se necessario si rivolgerà ad uno specialista per integrare il suo intervento ad uno farmacologico.

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Quanto costa una seduta di psicoterapia?

Il costo di una seduta di psicoterapia dipende dallo psicoterapeuta. Il prezzo varia in base alla località, formazione, modalità della seduta (online, ovvero più economiche o faccia a faccia) e il tipo di terapia (individuale, di gruppo…). Il prezzo medio a seduta è di 70/80 € a seduta e la durata va dai 50 ai 60 minuti. Ad esempio, per la terapia di coppia i prezzi vanno in media dagli 80/120€ a seduta.

Come so se la seduta mi sta producendo un cambiamento positivo?

Di solito nella seduta di psicoterapia il paziente e lo psicoterapeuta concordano degli obbiettivi o desideri di cambiamento. Durante il trattamento verranno poi monitorati questi risultati e rivalutati gli obbiettivi se necessario. Tutto questo sempre insieme al terapeuta. Questo processo mette a disposizione del cliente le competenze del terapeuta. Quindi il paziente valuta insieme al terapeuta se la seduta sta producendo gli effetti desiderati e se non lo fa entrambi possono rivalutare gli obbiettivi in base ai nuovi bisogni del paziente.

Quanto dura una psicoterapia?

Non c’è una durata prestabilita per la psicoterapia dipende dalla problematica (livello, natura) e quanto va ad influire sul benessere psicologico e sulle altre aree della vita del paziente. In base alla gravità lo psicoterapeuta può farsi un’idea della durata della psicoterapia. Tuttavia, la durata varia in base alla volontà e all’impegno del paziente, dalla relazione che si instaura tra psicoterapeuta e paziente e dagli obbiettivi prefissati.

Come faccio a capire quando devo concludere una psicoterapia?

Va concordato con il terapeuta quando si sono raggiunti gli obbiettivi che si erano prefissati. Si può quindi esprimere al terapeuta la volontà di concludere il percorso e valutare assieme a lui/lei il percorso fatto.

Devo raccontare ogni cosa allo psicologo?

No, è molto difficile raccontare tutto. La terapia è uno spazio che permette al pazienti di raccontare liberamente quello che vuole esprimere in quel momento. Ci saranno momenti in cui sarà più facile esprimersi e altri momenti in cui ci si può sentire meno propensi ad aprirsi, l’importante è prendersi il tempo necessario per farlo e affidarsi all’esperto che guida la seduta.

Posso inviare qualcuno dallo psicologo?

L’importante è che la persona che va dallo psicologo faccia questa scelta per sua volontà. Dev’essere la persona che chiede aiuto, se noi chiediamo aiuto per una persona che non pensa di averne bisogno probabilmente il lavoro terapeutico non proseguirà. Questo perché la persona non sarà motivata al cambiamento e non ne capirà i motivi.

Lo psicologo mantiene il segreto professionale?

Si, lo psicologo è tenuto al segreto professionale in quanto fa parte del Codice Deontologico degli Psicologi. L’unica eccezione è se ritiene che quanto detto possa procurare dei gravi pericoli per la vita o la salute psicofisica del paziente o altre persone. Infatti, se questo avviene lo psicologo ha l’obbligo di denuncia o di referto, che però deve essere solo lo stretto necessario a garantire il benessere del paziente o di terzi.

Come lavora lo psicologo o psicoterapeuta con un minore?

Il paziente minore può intraprendere sia un percorso individuale che una terapia familiare, attraverso il consenso informato del genitori (o chi ne fa le veci). I genitori verranno conosciuti tramite un colloquio iniziale in cui verranno spiegate tutte le modalità del trattamento.

Perché devo firmare il consenso informato quando vado dallo psicologo?

Lo psicologo ha il dovere di fornire il consenso informato contenente le informazioni circa la prestazione, compresa quindi la modalità, la finalità e la durata indicativa del trattamento e le informazioni riguardanti la riservatezza e i limiti giuridici. Questo consenso informato deve essere firmato dal cliente in modo che abbia tutte le informazioni necessarie a comprendere il servizio di cui sta usufruendo.

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