La morte e il lutto fanno parte della vita di ognuno di noi. Tuttavia, l’uomo è capace di comprendere la morte e non demonizzarla grazie alle proprie risorse e alla società in cui viviamo. La morte è però vista come una conclusione o un’estensione della vita terrena.
La reazione alla perdita di qualcuno è conosciuta come lutto ed è una risposta biologica e istintiva, che è un’unica per ogni individuo e relazione. Il dolore provato nella separazione può esprimersi attraverso espressioni facciali, vocalizzazioni e postura corporea.
Sintomi
Può provocare emozioni di dolore, come:
- Disperazione
- Rabbia
- Incredulità
- Pensieri intrusivi
- Ruminazioni
- Angoscia
Queste reazioni sono comuni e normali nel lutto e vengono sperimentate entro l’anno successivo alla morte della persona cara, ma tendono a diminuire nel tempo. Se invece continuano oltre l’anno si può parlare di lutto cronico.
Tra il 15% e il 50% delle persone, inoltre, non presentano forti segni di distress e questo fenomeno è chiamato lutto minimo. È il risultato di un adattamento psicologico e sociale all’evento (resilienza).
Modelli del lutto
- 5 fasi del lutto di Kubler-Ross (lutto anticipatorio)
Tappe e compiti che la persona affronta per adattarsi alla perdita e all’ambiente
- Task Model di Worden
- 4 fasi di Parkes
Elaborazione
L’elaborazione positiva della perdita è chiamata lutto integrato.
Processo:
- Sofferenza
- Immagini del defunto e come è avvenuta la morte
- Attenzione per il vissuto interno, tralasciando le attività quotidiane
- Integrazione della perdita col percorso di vita e immaginario futuro positivo, anche se ancora profondamente legato alla persona deceduta
- Post – lutto: ripresa delle attività quotidiane, riconnessione interpersonale e visione del futuro positiva
Se il lutto non viene completato si parlerà di lutto patologico. La morte della persona cara non viene accettata perché la persona mantiene un legame diretto con il defunto come se fosse ancora presente. Questo fenomeno è chiamato continuing bonds.
Terapie:
- Psicodramma
- Art therapy
Lutto complicato
Alcune volte vi possono essere lutti irrisolti o con esito negativo chiamati lutto complicato/prolungato/traumatico.
- Pensieri intrusivi sul defunto e sulle circostanze della morte
- Pianto persistente
- Preoccupazioni
- Desiderio di riallacciarsi al defunto
- Ridotta qualità di vita
- Deterioramento sociale e lavorativo
- Disturbi fisici
- Problemi di uso di sostanze
- Aumento rischio cardiaco
- Pensieri e comportamenti suicidi
Sintomi:
- Dolore ingestibile (tristezza per la persona defunta)
- Disturbi del sonno
- Allucinazioni legate al defunto
- Perdita di interesse per le attività della vita quotidiana e per la propria vita
- Senso di colpa: dovuto a strategie cognitive disfunzionali e un eccessivo senso di responsabilità
- Mantiene un senso di valore di sé e autostima
Diagnosi
Nella diagnosi devono essere presenti almeno sei dei seguenti sintomi:
- difficoltà ad accettare la morte
- la mancanza di ricordi positivi del defunto
- l’incredulità
- l’amarezza
- la rabbia
- il senso di colpa
- evitamento di ciò che ricorda la perdita
- il desiderio di morire per ricongiungersi al defunto
- la difficoltà a confidarsi con gli altri
- la solitudine
- la sensazione di svuotamento
- l’incapacità di affrontare la vita senza il defunto
- la confusione riguardo a sé stessi e al proprio ruolo
- la perdita del senso di identità
- la difficoltà a progettare il futuro
- ansia incontrollabile
- insonnia
- depressione
- negazione
- dipendenze
- aggravamento di patologie somatiche
Lutto traumatico
Si può verificare un lutto traumatico a causa della morte improvvisa e violenta di una persona cara. Alcuni esempi sono suicidi, omicidi, incidenti o disastri naturali.
Sintomi
- forte intensità emotiva legata ai ricordi del defunto
- una ridotta accessibilità ai ricordi positivi e difficoltà nello svolgimento delle attività quotidiane
- sintomi dello stress post-traumatico, come ansia, flashback, insonnia e ipervigilanza
Diverse classificazioni del lutto
- assente o negato: la persona cerca di cancellare la sofferenza della perdita
- congelato: evitamento del dolore emotivo
- ritardato: dolore emotivo rimandato